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Sintesi della storia in una pagina
Età etrusca - L' Arno è la via fluviale che collega Pisa alle foreste dell'Appenino e qua si incrocia con la via che da Volterra va verso la valle del Po.
Memoria: l'antico scalo di Via di Porto.
Età romana - Nella tarda repubblica prime lottizzazioni del terreno coltivabile. L'odierno territorio della Pieve è al settimo miglio della via tra Florentia e Pisa.
Reperti notevoli: Urna funeraria (II- III sec. D. C) e lapide dei Volumi (IV - V secolo, indizio di un cimitero paleocristiano)
Età longobarda - Probabile fondazione di una piccola pieve ad iniziativa dei monaci di San Basilio provenienti dall'Oriente mediterraneo che introducono nuove tecnologie, bonificano il terreno e diffondono il culto per San Giuliano di Antiochia, detto l'ospitaliere. Il santo titolare della pieve, secondo la leggenda, era un cacciatore che dopo avere ucciso per
disgrazia i genitori si dedicò all' ospitalità e divenne protettore di osti, locandieri, battellieri.
Documenti: carta del 724 (ritenuta posteriore alla data) e carta dell'anno 861. La Pieve ha giurisdizione sul passo dell' Arno.
Reperti della pieve primitiva: tradizione (non verificata) della presenza di una cripta.
Secolo XI - Costruzione della nuova pieve in forme romaniche con infllussi settentrionali.
Possibili patroni: i Cadolingi, discendenti del conte Cadolo, fondatori della vicina Badia a Settimo. Possibili costruttori: maestranze del Montalbano (caposcuola tradizionali Sant' Allucio c San Baronto) che innalzarono pievi, monasteri, ponti.
Secolo XII - Fine della dinastia dei Cadolingi. La pieve entra nel sistema difensivo di Firenze. Nel 1143: costruzione del campanile ( secondo una lapide scomparsa).
Secolo XIV - Diffusione della coltivazione di ortaggi per approvvigionare Firenze (1322).
Devastazioni di Castruccio degli Antelminelli (1325). Alluvione (1333).
Secolo XV - I Mannelli nuovi patroni della Pieve. Costruzione del chiostro e della canonica, Oborio (Scuola di Bernardo e Antonio Rossellino)
Secolo XVI - Leonardo disegna la mappa del territorio con progetto di bonifica - Devastazione durante l'assedio di Firenze (1529 - 1530). Fondazione della Compagnia dell'Assunta. (1534) -Inizio della rettifica del corso dell' Arno (1570)
Secolo XVII - Costruzione dell'Argin Grosso - Restauri e innovazioni del pievano Bartolomeo Baldini e del fratello Teodoro abate di Vallombrosa (inizio nel 1656): portico, altari, nuovo altare della “Madonna dei fiori”, ritrovata in un prato e attribuita alla scuola di Antonio Rossellino con influssi di Donatello.
Secolo XVIII - Restauri del pievano Tommaso Gambassini (1735): falsa volta in stuoia di canniccio, pulpito, altare maggiore.
Secolo XIX - Apertura della ferrovia Firenze - Pisa (1848) e fine della navigazione fluviale.
Secolo XX – Alluvione dell’Arno (1966), Autostrada del Sole, progetti del Parco fluviale dell’ Arno.- Presentazione della tesi di laurea di Marzia Caruti, relatore prof. Roberto Salvini, (indagine storico artistica sulla Pieve di San Giuliano)
Secolo XX I – Restauri, chiostro, canonica, tetto.
Sintesi della relazione presentata nell’ Assemblea parrocchiale del 30 novembre 2001- Fonti bibliografiche: Repetti,Carocci, Davidsohn, Conedera ed Ercoli, Lopes Pegna, Calzolai, Tesi di Laurea di Marzia caruti (relatore prof. Roberto Salvini), Romano Bechi, Alfredo Altieri.